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La costa in mano a bande di delinquenti

La costa in mano a bande di delinquenti

 

Porto San Giorgio – Dopo i fatti di sabato notte il nodo sicurezza e’ entrato di forza nell’agenda politica di tutti partiti. Verrebbe da dire finalmente se non fosse per il fatto che si ha la sensazione che i buoi ormai siano scappati. Nel senso che la costa, tutta la costa, ha chiuso gli occhi per anni, girando volutamente lo sguardo altrove. Pure di fronte ad episodi di delinquenza-criminalità anche più gravi dell’ultima rissa in via Oberdan. E la situazione ora sembra sfuggita di mano, come era stato ampiamente previsto e scritto in tutte le salse. Perché quest’andazzo non e’ certo un fenomeno nuovo dato che ha avuto inizio da qualche anno. Leggevo, divertito, le analisi di alcuni esperti che parlano di fragilità adolescenziali e giovanili, di come bisogna aiutare e stare vicini a questi ragazzi difficili. Credo,  e spero, che tali analisi vadano riferite a tutto l’universo adolescenziale  nel suo complesso perché per quanto riguarda la rissa di Porto San Giorgio il problema e’ diverso; qui siamo di fronte a bande di delinquenti organizzate, capaci di mettere a ferro e fuoco una intera città. Perché sabato notte di questo si e’ trattato, cosi del resto come tutte le altre risse ed episodi di violenza gratuita che si sono verificati sulla costa  anche con accoltellamenti. Una banda di balordi che nessuno ha saputo fermare. Una ventina di ragazzi che sbarca a Porto San Giorgio con il chiaro intento di dettare legge e con la consapevolezza dell’impunità. I nomi e i volti di questi balordi sono arcinoti a tutte le forze dell’ordine ma sono ancora sulle nostre strade ogni fine settimana a seminare panico e feriti. Allora i cittadini si chiedono: dobbiamo rassegnarci all’impotenza o si può fare qualcosa? Visti i trascorsi la soluzione non sembra immediata. La gente, le famiglie, i commercianti sono sull’orlo di una crisi di nervi coscienti che la situazione sembra sfuggita di mano. A tutti. Il sindaco Loira ha scritto al prefetto, chiedendo anche più  controlli a Tre Archi. Il sindaco Calcinaro ha subito replicato facendo capire che non c’e’ solo Tre Archi. I partiti hanno subito lanciato l’allarme sicurezza, chiedendo di tutto e di più; i commercianti a loro volta oggi hanno più tempo per accorgersi di quanta grave sia la situazione mentre il sindaco Loira ha convocato un incontro aperto a tutti gli operatori turistici e commerciali allo chalet Dolce Vita. Siamo a fine stagione ed e’ probabile che le cose si calmino da sole e questo potrebbe non essere positivo perché le bande, stiamone certi, torneranno presto a seminare panico e feriti.

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