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Cammino Francescano della Marca, Regione al lavoro su nuovo finanziamento da 6 milioni

Cammino Francescano della Marca, Regione al lavoro su nuovo finanziamento da 6 milioni

Castelli: «Miglioriamo la proposta turistica outdoor»

Cammino Francescano della Marca, si lavora per un importante finanziamento nell’ambito dei fondi per il rilancio del turismo stanziati grazie ai risparmi della Camera dei Deputati e coordinati dalla Cabina di regia per il rilancio turistico, culturale ed economico dei territori colpiti dal sisma del 2016..

Il tragitto che unisce Ascoli e Assisi sulle orme di San Francesco, 170 chilometri da percorrere tra sentieri, boschi e panorami mozzafiato, il tutto attraversando 2 regioni, 4 province e 17 comuni, si rilancia ulteriormente grazie ai fondi della Regione Marche.

«Si tratta di un finanziamento che, per l’intero cratere, ammonta a 50 ml di euro e che viene gestito da una cabina di regia guidata dalla dottoressa Elisa Grande del Dipartimento Casa Italia. L’intendimento è quello di orientare le risorse verso i “cammini”, veri e propri cantieri di diversità culturale, dove l’accoglienza diventa una risorsa, la sostenibilità in stimolo alla crescita l’identità si esplicita in conpetitività. –spiega l’assessore regionale Guido Castelli-. Tra i progetti che, nella mia qualità di rappresentante della conferenza delle regioni nella cabina, proporrò per il finanziamento sicuramente vi sarà il cammino francescano della Marca. Molte le iniziative promosse dai comuni i cui si articola questa esperienza: si va dal perfezionamento della segnaletica verticale e orizzontale passando per servizi, riqualificazione di ponticelli, aree verdi, passi, fonti, pulizia del verde fino all’organizzazione di eventi e cartellonistica informativa. Insomma, opere in grado di confermare la bontà di un progetto outdoor che, ogni anno, richiama migliaia di camminatori lungo l’Appennino Umbro-Marchigiano e il Parco Nazionale dei Sibillini».

Proprio a questo riguardo si è tenuto un incontro per fare il punto della situazione, a cui ha partecipato anche il consigliere regionale Andrea Antonini, principale promotore del Cammino Francescano sin dal 2009, anno in cui l’idea prese forma, e autentico “testimonial” di questa esperienza.

«Negli ultimi tempi il Cammino ha avuto uno sviluppo costante fino ad affermarsi tra i più frequentati d’Italia e come il più fruito delle Marche -racconta proprio Antonini-. Lo scorso anno, poi, il Sacro Convento di Assisi affermò come Ascoli fosse divenuta la meta maggiormente richiesta dai pellegrini, persino più di Roma. Inoltre, il Ministero della Cultura lo ha inserito tra i 40 cammini storici d’Italia insieme alla Via Lauretana, l’altro percorso che si trova nella nostra regione».

«Si tratta di un itinerario importantissimo, c’è un flusso costante di pellegrini che sostano nelle strutture ricettive e vivono il territorio visitandone le bellezze –aggiunge il sindaco di Sarnano Luca Piergentili-. Il transito a Sarnano, dove avviene la timbratura del libretto di passaggio, coincide per un tratto con la “via delle cascate” e quindi i camminatori scoprono anche le nostre bellezze naturali come, ad esempio, la cascata “de lu Vagnatò”. Insomma, si genera un flusso economico importante e si favorisce la destagionalizzazione del turismo, in un periodo dove stare all’aria aperta ha assunto ancor più valore. Tra l’altro, i visitatori restano affascinati anche dalla connotazione storico/culturale che ci lega a San Francesco: dallo stemma del comune alle Grotte di Soffiano fino al Convento di Roccabruna, dove vennero scritti “I Fioretti di San Francesco”».

«La nostra zona dovrebbe essere interessata dall’allestimento di un’area attrezzata per le tende da campeggio, in modo da favorire la sosta dei pellegrini che optano per questa scelta –prosegue il sindaco di Palmiano Giuseppe Amici. Verrà realizzata nei pressi dello spazio riservato ai camper e a ridosso degli spazi della Protezione Civile. Il passaggio dei camminatori nella nostra zona è motivo di lustro anche per un piccolissimo comune come Palmiano, e questi nuovi fondi intercettati dalla Regione non fanno che migliorare una proposta di fruizione che attira persone in tutti i periodi dell’anno. Pochi mesi fa ho incrociato due ragazzi che erano giunti sin qui dalla Sicilia, sono bei segnali».

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