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Aggressioni e rapine in serie a Lido Tre Archi, preso uno degli autori

Aggressioni e rapine in serie a Lido Tre Archi, preso uno degli autori

 

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che dall’inizio del mese di febbraio nel quartiere di Lido Tre Archi e nelle aree confinanti di Porto Sant’Elpidio sono state perpetrate alcune rapine nei confronti di persone in transito nella zona, sulla pista ciclabile, nelle vie e spazi interni.

Il comportamento degli autori dei gravi reati, molto simile negli episodi delittuosi analizzati dagli investigatori della Squadra Mobile, ha immediatamente reso l’idea di rapinatori seriali che approfittando del buio dopo il tramonto e/o dell’assenza di altre persone nelle vicinanze, sono riusciti con minaccia e violenza a farsi consegnare dalle vittime orologi, gioielli, portafogli e cellulari.

Quando poi la vittima designata aveva anche solo accennato un minimo di resistenza, è spuntato dalla tasca del delinquente un cacciavite o una lama con la quale è stata minacciata fino ad arrivare a cagionare alla stessa lesioni fisiche con pugni.

Una coppia di rapinatori che in pochi giorni ha messo a segno almeno 6 rapine, quelle note, denunciate, e sulle quali è intervenuta prima la Volante della Questura per raccogliere le prime informazioni e poi la Squadra Mobile per esaminare la dinamica dei fatti, approfondire tutti gli elementi a disposizione e creare tra loro i collegamenti necessari per riuscire ad individuare il rapinatore seriale ed il suo complice con funzioni di palo e di spalla.

Indagini a tutto campo sia grazie alle testimonianze delle vittime sia attraverso specifiche indagini ma soprattutto, fondamentale, la conoscenza degli investigatori delle dinamiche criminali della zona e dei soggetti dediti ai reati predatori che hanno consentito fin dai primi giorni di individuare il potenziale autore dei gravi fatti, che nel frattempo si era reso irreperibile, ed in brevissimo tempo di raccogliere sufficienti indizi per segnalarlo alla Procura della Repubblica di Fermo e, nella giornata di ieri, di allontanarlo dalle nostre zone per evitare che proseguisse nelle sue azioni delittuose.

Ieri, infatti, l’epilogo delle vicende che hanno creato un forte allarme sociale tra i cittadini fermani.

Il soggetto sul quale si sono concentrate le indagini della Squadra Mobile ha perpetrato nelle prime ore della notte di ieri il suo ultimo reato predatorio, il furto con strappo di un telefono cellulare rifugiandosi ancora una volta nei palazzi di Lido Tre Archi ma proprio lì, dopo una serrata “caccia all’uomo”, è stato rintracciato dalla Squadra Mobile ed accompagnato in Questura.

Al fine di impedirgli di continuare nelle sue condotte criminali nei confronti del soggetto, cittadino comunitario esteuropeo di circa trent’anni, a seguito delle attività dell’Ufficio Immigrazione, è stato emesso dal Prefetto di Fermo il decreto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza pubblica ed il Questore di Fermo ne ha disposto il trattenimento presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio nel quale è stato trasferito nella sera di ieri e dal quale sarà rimpatriato nel Paese di origine.

La risposta della Polizia di Stato per il contrasto alla criminalità predatoria sul litorale fermano e per la sicurezza dei cittadini è stata, anche questa volta, immediata e continuerà anche per individuare il complice che restava distante ma visibile per aumentare la pressione psicologica sulle vittime ed intervenire in caso di necessità.

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