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“Via quel deposito dal centro”, é bufera sulla Steat a Santa Lucia

“Via quel deposito dal centro”, é bufera sulla Steat a Santa Lucia

Tulli: “va subito spostato”. Bargoni: “Troppi disagi e pericoli”

Fermo – La Steat ha mantenuto l’area Santa Lucia come deposito principale dei mezzi aziendali ed ha avviato dal mese scorso i lavori di ristrutturazione. Una scelta tesa a valorizzare il sito acquistato l’anno passato, ma è stata la decisione giusta? La risposta, vedendo la caotica situazione viabilità nell’area, appena si sono riaperte le scuole, ma anche prima, sembra essere negativa. La ripresa a pieno regime dell’attività di trasporto pubblico, combinata con i plessi scolastici che insistono nei dintorni di Santa Lucia, ha dato vita ad evidenti problemi di circolazione ed a seri rischi per la viabilità. La situazione era già problematica prima, lo è diventata a maggior ragione dall’anno scorso, con l’inaugurazione del nuovo polo dell’Isc Fracassetti, proprio di fronte a Santa Lucia. L’anello viario realizzato per facilitare l’accesso alla scuola ha sicuramente contribuito ad evitare un incrocio pericoloso ed a garantire un flusso più regolare, ma il problema non può dirsi risolto. In un raggio molto ridotto, si trova una delle scuole del primo ciclo più frequentate della città e diversi plessi delle scuole secondarie, dall’Ipsia Ricci, sempre lungo via D’Acquisto, fino alle sedi dell’Itet Montani. Inevitabile che il viavai, sia pedonale che veicolare, sia molto intenso e gli ingorghi all’ordine del giorno, soprattutto negli orari critici di ingresso ed uscita da scuola.

Si poteva evitare che anche il principale deposito dell’azienda di trasporti di riferimento del territorio restasse proprio nel cuore della città ed in una delle arterie più trafficate? Si poteva, ma si è scelto diversamente, nonostante le rimesse delle aziende di trasporto pubblico quasi sempre siano collocate lontano dai centri abitati. Non a caso, l’altro deposito di autobus della scuola, a Porto Sant’Elpidio, si trova nei pressi dello svincolo A14, in zona industriale. Poteva andare bene 30 o 40 anni fa ma oggi e’ impensabile mantenere il deposito in quell’area.

A Fermo, invece, tutto resta a Santa Lucia, a due passi dal centro storico, tra via D’Acquisto e via Bellesi. Inevitabile che l’ingresso e l’uscita di pullman, in un punto nevralgico della città, crei disagi in una situazione di traffico già consistente. L’azienda non solo ha mantenuto il vecchio deposito, ma procede con i lavori per potenziarlo.
Interviene sulla questione Gianluca Tulli, fondatore di Lega Fermo, da sempre fortemente critico sulle scelte fatte al riguardo.
“Imperdonabile errore non aver esercitato il diritto di opzione per l’acquisto dell’area ad un prezzo molto basso (650.000 euro), per una zona della città di enorme valenza strategica ed economica, dove si stava realizzando ed ora si è realizzato, la nuova scuola Fracassetti-Betti, dando luogo di fatto ad una sorta di polo scolastico. In un solo colpo si è recato un doppio danno ai cittadini fermani e della provincia, facendo alzare il prezzo di vendita (asta chiusa a 1.550.000 euro) che la Steat sta sborsando, avendo esercitato il diritto di prelazione, quindi 900.000 euro in più, soldi dei contribuenti; inoltre si è tradito l’indirizzo politico che il consiglio comunale di Fermo, fin dal 2011 aveva dato – conclude Tulli – ossia lo spostamento dell’attuale deposito”.

Anche Alessandro Bargoni ci va duro: “Voler mantenere il deposito dei pullman a Santa Lucia è un assurdo e non risponde a nessuna logica di buonsenso. Prima di tutto perché è pericoloso per tutti, poi perché intralcia massicciamente la viabilità che in quell’area non gode già di ottima salute. Quel deposito va smantellato al più presto. Il sindaco mostri ragionevolezza e praticità e agisca di conseguenza”. Lo afferma Alessandro Bargoni di Fermo Forte, responsabile per gli Enti locali di Azione, il partito di Calenda, che aggiunge: “Faccio veramente fatica a pensare che Fermo voglia mantenere questo stato di cose. Il deposito dei bus deve essere portato in una sede più idonea, non può restare davanti a un polo scolastico creando disagi e pericoli a un intero territorio. Volerlo mantenere li è uno sfregio alla città e un serio e preoccupate motivo di pericolo per i pedoni e per la viabilità”

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