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#coloriamocidililla per l’11° Giornata Nazionale contro i Disturbi del Comportamento Alimentare

#coloriamocidililla per l’11° Giornata Nazionale contro i Disturbi del Comportamento Alimentare

 

Il 15 marzo 2022 ricorre l’undicesima Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla che ha lo scopo di sensibilizzare e fare cultura sui disturbi del comportamento alimentare (DCA) come lo sono, per esempio, l’anoressia nervosa, la bulimia o il binge eating.

Questa iniziativa parte da un padre, Stefano Tavilla, che ha perso la figlia Giulia a soli 17 anni, in lista d’attesa per ricovero in una struttura dedicata, proprio il 15 marzo 2011. Da allora, ogni anno, si fa il possibile per parlare di un disturbo psichiatrico che da sempre viene poco considerato sia per conoscenza che per supporto nonostante i casi siano molti e continuino ad aumentare.

In Italia sono 3.500.000 i DCA registrati ma in persone se ne contano molti di più perché rappresentati anche da genitori, fratelli e/o sorelle degli adolescenti e preadolescenti colpiti. In media i DCA riguardano 2.000.000 ragazzi e, anche se nessuno ne parla, sappiamo per certo che a causa di questo periodo particolare che stiamo ancora attraversando, le diagnosi sono aumentate. Nel 2018, i 3500 decessi accertati hanno fatto schizzare la mortalità dei giovani adolescenti al secondo posto subito dopo gli incidenti stradali.

Dal 2015 l’Asur Marche, sulla base delle indicazioni della Delibera di Giunta Regionale n. 247 del 30 marzo 2015, ha costituito una rete territoriale ed ospedaliera con ambulatori pubblici e professionisti dedicati per Area Vasta geograficamente intesa.

Oggi ne abbiamo uno a Pesaro, a Jesi e a Fermo. Queste strutture, oltre a svolgere una funzione di filtro, rappresentano nuclei fondamentali per l’attività diagnostica, terapeutica e di ricovero, qualora gli elementi clinici durante l’iter di valutazione sottolineino un quadro grave.

Durante gli anni, per la lotta contro questi disturbi sono nati gruppi solidali, organizzazioni no-profit, associazioni familiari che desiderano supportare tutte le persone affette da DCA e coloro che gli sono accanto ogni giorno.

Milioni di ragazze e ragazzi hanno scelto di raccontare la loro storia mettendo in campo il proprio dolore per regalare speranza a chi sta affrontando la stessa situazione senza il coraggio di affidarsi a medici competenti e all’altezza.

lo ha fatto anche Giulia (nome che non corrisponde alla realtà), dimessa 4 anni fa dal Centro per la diagnosi e trattamento dei disturbi del comportamento alimentare di Fermo. Ha dato voce alla sua malattia invisibile attraverso un diario perché scrivere l’ha “aiutata a riempire le crepe della sua anima” – ci ha rivelato.

“                                                                                                                                        27/07/2012

[…] La verità? Ho PAURA. Di affrontare qualsiasi prova la vita mi presenti e di non piacere; paura di cambiare completamente lasciando ciò che conosco da tempo; paura di soffrire di nuovo, cadere e non riuscire a rialzarmi; paura di rimanere sola, ancora e ancora. Ho paura d’aver paura, facendo del tutto per nasconderla!

In fondo, chi combatte come me, diventa un po’ attore nei confronti degli altri e schiavo verso sé stesso. Schiavo di una vocina che nutre una fiamma in mezzo al cuore, la stessa che riesce ad alimentarsi ogni qual volta che sgarri, non rispetti i pasti, li salti o vomiti. Quella voce, fastidiosa, all’interno della testa, io l’ho voluta chiamare Eddy perché voglio pensare che non fa parte della me quella più vera. Lei gode quando cedo alle sue tentazioni e cresce se rispetto le regole che mi impone. Prende il sopravvento e fa in modo che il corpo, insieme alla mente, diventi un burattino affidabile, rispettoso e combattivo.

Eddy mi parla. Lo fa tramite i gesti; Eddy si esprime attraverso determinanti atteggiamenti.

Eddy si arrabbia quando non faccio quello che mi ha ordinato ma, nonostante tutto, resta la mia migliore amica perché, in un modo o nell’altro, riesce a proteggermi. Come una seconda pelle alla quale mi sono attaccata con forza perché con essa, mi sento parte di qualcosa. Ormai ho creato questo mio nuovo mondo, con le mie regole alle quali sono l’unica a rispondere e dove riesco a desiderarmi e a bastarmi così.

Buio, è il termine che userei per descrivere tutto quello che sto attraversando.

Se mai qualcuno, un giorno, leggerà queste pagine vorrei sapesse che è così che ci si sente realmente. Come intrappolati in un tunnel, stretto e freddo. Le pareti opprimono e nonostante continui ad inciampare, cerchi una luce che sembra non esserci. Sei in mezzo alle tenebre, quelle della tua anima e di una malattia che tutto ti toglie e nulla ti dà.

Dopo 10 lunghissimi anni, Giulia ce l’ha fatta. Ha recuperato la vita, quella vera. La sua testimonianza è una prova per tutti gli adolescenti che, ancora oggi, giorno dopo giorno, conducono una battaglia contro sé stessi. “I DCA sono malattie mentali” – dice – “è solo quando sono riuscita ad accettarlo che ho iniziato il vero percorso verso la guarigione. L’anoressia mi ha tolto molto” – continua – “le cicatrici interiori me lo ricordano spesso ma non ho più paura ora. La mia vera rinascita? Il piatto di carbonara di cui mi privavo da troppo tempo. Ho avuto una fortuna: quella di averci creduto, sempre e fino alla fine. Senza il supporto della mia famiglia e della fantastica équipe medica del Centro DCA di Fermo non ce l’avrei fatta. Loro non mi hanno mai abbandonata. Affidatevi e non mollate. Senza fretta e senza sosta.”

I DCA sono disturbi della società che vanno affrontati insieme.

Per tutto questo e per dare un messaggio forte ai cittadini proprio durante l’11sima giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, martedì 15 marzo 2022 alle ore 17:30, si terrà a Fermo presso il Palazzo dei Priori in Piazza del Popolo, un convegno che mira a chiarire come affrontare un disturbo della nutrizione nella contemporaneità.

L’introduzione verrà curata dai rappresentanti dell’associazione di volontariato marchigiana FADA. Seguiranno gli interventi della Dott.ssa Patrizia Iacopini, psichiatra responsabile UOSD dell’area vasta Fermo, del Dottor Marco Lazzarotto Muratori, psichiatra e psicoterapeuta, della Dott.ssa di ricerca in sociologia Giovanna Fanci, insegnante presso l’istituto IPSIA “Ricci” di Fermo e del Dottor Michele Severini, neuropsichiatra SOD e infantile presso l’OSP Salesi di Ancona.

Il convegno verrà moderato dal giornalista Andrea Braconi.

I Disturbi del comportamento alimentare meritano attenzione, rispetto e cura da parte delle persone, della società e del sistema sanitario in generale. E’ necessario spiegare al mondo che non si tratta di un “capriccio” ma di una vera e propria malattia. La voce di tutti è sempre più forte!

Di Ilaria Cupelli

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